COME SI DISTRUGGE LA REPUTAZIONE DEL PIU' GRANDE AGENTE SEGRETO DEL MONDO (LE MAGNIFIQUE) |
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di Philippe de Broca, con Jean-Paul Belmondo, Jacqueline Bisset, Vittorio Caprioli
(Francia, 1974)
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Philippe de Broca aveva portato agli inizi della nouvelle vague, un tono nuovo nel genere umoristico-poetico: LE FARCEUR o LES JEUX DE L'AMOUR erano non solo divertenti ma anche originali, con quella vena di assurdo che basta talvolta per elevare la comicità a livello del gioco raffinato e intelligente. Ora, dopo molti lavori di dignitoso e insignificante commercio de Broca tenta di ripetere il suo maggior successo, L'HOMME DE RIO, indiavolato e scanzonato happening di avventura, di esotismo e di satira. La cosa gli riesce a metà: la sceneggiatura è abile (uno scrittore di romanzi di spionaggio che proietta le proprie velleità nei suoi personaggi) ma l'idea è un po' tirata per le lunghe. Le gag sono qualcuna esilarante, altre stantie. La satira del genere in voga è impostata intelligentemente, ma si perde nella lungaggine generale. E Belmondo, sul quale poggia l'intera faccenda, non è più quel mostro superbo di spregiudicatezza che aveva sostenuto il miglior Godard, quello di PIERROT LE FOU. Il mestiere ha preso il posto dell'istinto.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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